Arie musicali

La notte talvolta non dormo. Allora inizio a leggere. Talvolta  quello che su FB mettono gli amici. Mi imbatto così nei magnifici versi civili di Marazico. Non soddisfatto, io, cerco di attingere informazioni su questo poeta dell’attuale contemporaneità. Così, oltre a sue personali performance romanesche come questa, scopro che Marazico collabora con Giampiero Mannoni. Eseguita da quest’ultimo riascolto anche un’accorata versione del Semo gente de borgata e riscopro la bellezza musicale – armonica, con la modulazione dalla modalità minore alla maggiore – di quel brano di Franco Califano (portato alla notorietà da Edoardo Vianello e Wilma Goich). Eccolo, in una mia versione strumentale, per chitarra classica sola.

Poi, casualmente, mi è stato fatto notare come l’aria del suddetto brano – almeno il suo incipit iniziale – somigli a quella del valzer n° 2 di Dmitrri Shostakovich. E allora qui di seguito ripropongo anche quest’ultimo, in una mia personale versione, con un rapidissimo accenno – consapevolmente  incompleto –  alla variazione centrale nella modalità maggiore.

Insomma:  in particolare mi son chiesto quanto anche – indirettamente – Franco Califano abbia ripreso, consapevolmente o inconsapevolmente, il modello di Dmitri Shostakovich. In generale: quanto le arie musicali, pur involontariamente, sono legate da inevitabili nessi?

Si, già lo so… cercherò di dormire di più!!! 🙂

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