Tu (vizio della mente)

Scorrono le persone
in quel viavai oltre il vetro e
della tendina il velo
al sole sulla strada.

E, tu, sei loro.

Rapida passi,
lesta,
ti scorgo appena
e non riesco
a prenderti o a sfiorarti;
solo a guardarti,
nel tuo viavai.

E mi chiedo se non ti vada
di fermarti qui,
ora,
ai primi freddi d’autunno
dopo gli estivi soli
per chiederci,
noi,
soltanto: «Come stai?»

[Fabio, 03 ottobre 2019]

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