Sarebbe come se (l’utopia, nevvero?)

Vivere vorrei con te

all’indomani affinché

tu più non ti dolessi

e sempre uguale fossi

alla notte di ieri.

Sarebbe come se io e

te viaggiassimo insieme

non su di un aeroplano

ma treno, noi vedendo

il paesaggio mutare

continuativamente,

non con un netto salto

sconvolgente i tuoi ritmi e

a me, sai, inaspettato.

Tu saresti coerente

con quel che hai detto e fatto e’l

residuo perbenismo

non svilirebbe il viaggio

da noi così amato.

Se non più all’età nostra

ci rivoluzioniamo,

neanche condanniamo

noi, nell’utopia fidi

tuttor, nevvero amor?

 

[Fabio Sommella, 26-27 febbraio 2020]

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