Er foco (Davanti ar camino – Sonetto romanesco)

Foto gentilmente concessa dall’amica poetessa Sonia Ambri

 

Starei pe’ ore e ore a guardà er foco

perché c’ha ‘na natura sì cangiante

nun c’è d’avé riserve e, pur se è poco,

c’è da sapé com’è affascinante.

 

M’encanto quì ar camino e pronto invoco

er filosofo suo, gran celebbrante:

gnente resta uguale drento a ‘sto gioco

ma tutto score. Daje, è emozionante!

 

È granne guardà er foco ch’è siffatto

perché è ‘na metafora de vita.

Mai domo, sempre attivo e tutt’a ‘n tratto

 

s’acqueta, quasi fosse ormai finita

‘sta folle corsa e, in modo lesto e ratto,

se smorza; ed è “game over” la partita.

 

[Fabio Sommella, 10 novembre 2024]

 

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Quella meravigliosa ragnatela invisibile (l’Io e il Football)

Con il Football aveva sempre avuto poco a che fare, lui, da piccolo pingue e miope; erano fatti episodici, ridotti alle scorribande all’ora di ginnastica alle medie o ai pomeriggi estivi nel cortile sotto casa. Però non poteva dimenticare il fulgore di Pelé, l’arte sopraffina di Gianni Rivera, la poesia calcistica di Roberto Baggio: il Football come metafora dell’esistenza.

Non poteva dimenticare, poi, alcuni aforismi: “Il segreto della vita è il dubbio” [Zbigniew Boniek] e poi quello – così semplice ma così umano – di un altro di quel tempo; quando l’intervistatore gli aveva chiesto “Chi vorresti essere?”, quel tale aveva risposto “Quello che di tanto in tanto penso di essere, sempre con molti dubbi!” Quel tale si chiamava Arthur Antunes Coimbra, ma il suo nome d’arte era Zico.

Era persuaso che un meraviglioso Filo – una Ragnatela, ai più invisibile – di Intelligenze e Sensibilità attraversasse il Mondo e le Epoche, contaminando, con le proprie Linfe ancestrali, l’esistenza di ciascuno.

[Fabio Sommella, 24 maggio 2022]

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