Il luogo della libertà, ovvero il palcoscenico dei De Filippo

Eduardo Scarpetta con Luisa De Filippo e i loro figli Eduardo, Titina e Peppino.
Qui rido io, film del 2021 di Mario Martone, è un’intensa e acuta parabola umana e artistica (magnifica l’ambientazione, splendide la fotografia e le riprese, serrato e avvincente il ritmo narrativo scandito anche dal susseguirsi delle struggenti canzoni del repertorio storico partenopeo) della vita, pubblica e privata, del commediografo napoletano Eduardo Scsrpetta. Tuttavia il film – che si avvale di formidabili attori tra cui, ovviamente, brilla per istrionismo Tony Servillo nel ruolo del protagonista, padre-padrone d’una atipica famiglia allargata d’inizio secolo – è soprattutto un omaggio alle origini e alle emblematiche premesse, ancora umane e artistiche, di Eduardo De Filippo e dei suoi sorella e fratello Titina e Peppino. È la sottesa, implicita, dialettica fra i due Eduardo – Scarpetta senior e De Filippo – che fa vibrare le corde emotive e intellettuali di tutta la vicenda. L’analisi dei caratteri e gli intrecci esistenziali sono resi magistralmente da Martone ma l’acme di tutto il racconto filmico sta nel drammatico ausilio che il giovane Eduardo dà all’ancora piccolo Peppino quando quest’ultimo, disperato, vuole fuggire verso una non meglio anelata libertà. In quel frangente Eduardo blocca il fratellino indicandogli il palcoscenico e dicendogli: “Vuoi la libertà; è lì sopra, la nostra libertà!” In questa maniera Martone – riecheggiando nobili precedenti figure cinematografiche, che vanno dal padre di Fanny e Alexander di Bergman (che nel suo teatro trovava un luogo certo e riparatore rispetto alla convulsa vita quotidiana) al pianista sull’oceano di Baricco/Tornatore (che rifuggiva l’aperto mondo in luogo dello spazio conchiuso eppur in qualche modo infinito della tastiera del suo pianoforte) – lascia che la vicenda, pur intrigante di una comunque ordinaria saga famigliare d’inizio secolo, si apra alla leggenda, toccando le vette dell’elegia e del sublime. Il “vecchio”, incarnato in Scarpetta, ancora vincolato e ben saldo alle maschere se non di Pulcinella certo a quelle della sua creatura Felice Sciosciammocca, subordinato alle egide culturali dannunziane e crociane di cui, pur in modo diverso, era succube, lascia il posto e prelude al “nuovo”, incarnato nel giovanissimo Eduardo (di cui conosciamo la futura non subordinazione al pur grandissimo Pirandello). In quell’acme, attimo d’intenso soccorso dialogico fra i giovanissimi Eduardo e Peppino, Martone annuncia il futuro e restituisce, a noi spettatori, la profondità ma anche il sapore agro-dolce di quella che sarà parte della grande storia teatrale e dello spettacolo italiano, ma non solo, del ‘900.
[Fabio Sommella, 22 maggio 2023]

 

Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia (CC BY-NC-ND 2.5 IT)

La Stanza del Lampadario di Cristallo – Presentazione del 21GEN2023

Questo mio romanzo, edito da EPC (EDIZIONI PROGETTO CULTURA) a dicembre 2022, è stato presentato sabato 21 gennaio 2023 presso la libreria MANGIAPAROLE di Roma (Via Manlio Capitolino 7/9), libreria appartenente al medesimo editore.

Da sinistra Rosanna Sabatini, Augusto Monachesi e Fabio Sommella

Una bella platea ha gremito l’evento condotto dagli amici scrittori Augusto Monachesi e Rosanna Sabatini, nonché dalla scrittrice  e attrice Patrizia Raspanti, la quale ha letto alcuni estratti del libro mentre io, alla chitarra, accompagnavo con un sottofondo musicale “d’epoca” le letture.

Da sinistra: Patrizia Raspanti, Fabio Sommella e Rosanna Sabatini

Di seguito, in sequenza, sono riportati i video, per i quali ringrazio MANGIAPAROLE, e le foto di vari momenti della presentazione.

  1. Augusto presenta Fabio
  2. Il convergere di tante vite, come in “…è una festa la vita, viviamola insieme!” [Citazione da Otto e mezzo di Federico Fellini]
  3. Rosanna introduce i temi del libro
  4. Patrizia Raspanti legge un primo estratto del libro (pp. 23-24 del libro) in cui si rievoca l’atmosfera di un caffè romano degli anni ‘20 del secolo XX.  In sottofondo, alla chitarra, Affaccete Nunziata di Nino Ilari – Antonio Guida
  5. Rosanna parla del romanzo e Fabio parla del genere del romanzo
  6. Patrizia Raspanti legge un secondo estratto del romanzo (p. 61 del libro): nel DopoGuerra, si vive il ritorno alla vita. In sottofondo, alla chitarra, Maria Marì (Arapete fenesta) di Vincenzo Russo – Eduardo Di Capua
  7. Eduardo, presenza parallela a Girolamo, nume tutelare e coscienza del romanzo
  8. Patrizia Raspanti legge un terzo estratto (p. 98 del libro), anni ’60: le solitudini e il costume dell’epoca filtrato attraverso i Grandi Sceneggiati RAI. In sottofondo, Je sui seul ce soir, di Paul Durand (music) / Rose Noël / Jean Casanova
  9. I personaggi di Giulia e di Federico, nonché Federico Fellini
  10. 1° domanda /Nuccio Castellino): quale finale? Aperto o chiuso?
  11. 2° domanda (Patrizia Palombi): c’è Nostalgia, nel dolce oscillare fra Passato e Presente? Idealismo?
  12. 3° domanda (Salvatore Famiani): autobiografia? Storico-sociale vs Romanzi di genere
  13. 4° e 5° domanda (Giacomo Adinolfi e Patrizia Raspanti): nello Storico-sociale, quale personaggio predilige l’autore? Come nascono quei personaggi? Passaggio di testimone fra generazioni e ruolo della musica
  14. Una canzone, di Sabatini-Sommella; Inverni

Chi, viceversa, volesse seguire l’intero video, non suddiviso in video più piccoli ritagliati, può trovarlo qui.

Io ringrazio, ancora, sentitamente gli amici suddetti, gli editori Mauro, Marco e Lisa Limiti, titolari del MANGIAPAROLE e di EPC, per aver ospitato l’evento del 21 gennaio 2023, nonché tutti gli amici intervenuti, il pubblico presente e quello che ha seguito da remoto la diretta streaming.

Ecco infine di seguito una carrellata di foto con alcuni amici intervenuti.

Da sinistra: Nuccio Castellino, Rosanna Sabatini, Patrizia Palombi, Fabio Sommella
Da sinistra: Francesca Arelis Lollobrigida, Rosanna Sabatini, Patrizia Palombi, Fabio Sommella
Da sinistra: Maria Ceban, Nuccio Castellino, Rosanna Sabatini, Patrizia Palombi, Fabio Sommella
Da sinistra: Salvatore Famiani, Maria Ceban, Fabio Sommella, Rossana Famiani
Da sinistra: Francesca Peronace e Rossana Famiani
Da sinistra: Rosanna Sabatini, Fabio Sommella, Valerio Famiani, Nuccio Castellino
Da sinistra: Rosanna Sabatini, Fabio Sommella, Eugenio Sommella
Da sinistra: Rosanna Sabatini, Augusto Monachesi, Fabio Sommella

[Fabio Sommella, 09 febbraio 2023]

Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia (CC BY-NC-ND 2.5 IT)