… e quell’aria de I giardini di marzo, suonata con gli ottoni a mo’ di banda circense felliniana, ha un sapore vetero di post diuvio prossimo-venturo, come se tutto fosse già trascorso in una dimensione di déjà-vu irrecuperabile, consapevole del “Davanti a me c’è un’altra vita / la nostra è già finita…”
[Fabio Sommella, 06 marzo 2020]
… e quell'aria de "I giardini di marzo", suonata con gli ottoni a mo' di banda circense felliniana, ha un sapore…
Pubblicato da Fabio Sommella su Venerdì 6 marzo 2020
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